“THE HUSTLER” by Larry Woodmann
“Io la amavo… e l’ho barattata con una partita”.
In queste poche parole tutto il senso della storia di un uomo, poi di un film, infine di un set fotografico. Mi piace giocare con le immagini e con l’osservatore. Sfidarlo nella comprensione di cosa si cela dietro i set che progetto e che realizzo e le immagini che lo compongono. Apparentemente belle donne, solo belle donne. I più si soffermano sulle loro fattezze, io lo so; ne ammirano le forme, gli sguardi, le ombre di un seno visto e non visto. Solo pochi, forse nessuno riesce in realtà a leggere tutta la storia oltre la storia che si dipana nella mia mente quando mi illumino con un’idea di un qualcosa da realizzare con immagini che sono solo un tramite iconografico per tradurre pensieri spesso legati alla propria vita.
“The Hustler” (“Lo Spaccone), un set realizzato pensando ad un vecchio film di biliardo per gli spettatori già attenti ma ancora non profondi; in realtà una storia sulla crudeltà ed avversità del destino, le difficoltà della vita, le conseguenze dell’arroganza e della superbia. Ed è proprio dal baratro della disperazione e del dolore che si riesce a volte a riemergere, non più pieni di arie e presuntuosi, ma consapevoli di quello che nella vita si può perdere per un’avventura, per un vizio, per egoismo, per un battuta di spirito a tutti i costi o semplicemente per una sfida, per un gioco come una partita di biliardo rappresenta.
Siete dunque ancora convinti che io fotografi solo belle donne?