Catarsi : “Processo psicanalitico di liberazione da esperienze traumatizzanti attraverso la completa rievocazione degli eventi responsabili, rivissuti, a livello cosciente, sul piano razionale e su quello emotivo”
Partendo da questo inciso nell’ultimo lavoro di Rosita si coglie in maniera profonda la tensione, il processo in divenire, il continuo movimento verso il cambiamento.
Assistiamo di fatto ad un percorso in cui lo sdoppiamento della personalità è una vera e propria metamorfosi, in cui l’individuo cambia il suo stato originario per diventare “altro”. Il tutto non come processo naturale e indolore ma pregno di sofferenza.
Le strutture semitrasparenti sono come ostacoli, come riflessi che trasmettano immagini contorte, irreali e sfalsate che richiamano certe forme presenti nella pittura di Francis Bacon, importante e grande artista che ha raccontato nelle sue opere il dramma umano e l’alienazione dell’individuo.
Il movimento e’ un altro tema caro a Rosita, movimento quasi coreografico per eleganza , ma d’ effetto, per le posizioni a volte scomposte a creare maggiore drammaticità.
L’acqua come elemento salvifico per eccellenza, principe di purezza e indispensabile alla sopravvivenza.
Le cromie usate, il punto di vista, le varie posizioni, gli sguardi, i simboli, le atmosfere, le doppie esposizioni, gli sfondi , tutto concorre a fare di questo lavoro di Rosita un’opera a se stante che travalica i limiti fotografici per approdare alla pittura espressionista di forte emozione.
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