Le mie Donne di Patrizia Moretti
Lo zaino è pronto.
Passo in rassegna mentalmente il suo contenuto e quello della grande borsa lì a fianco: c’è tutto.
Lei, la mia modella, mi fa stare bene, siamo amiche da un pò, siamo uguali sovrapponibili.
Per questo l’ho scelta.
Questo sarà il mio primo set di nudo.
Volevo lei, la Viv, che mi somiglia e mi ‘legge’ per poter raccontare me e le mie pieghe.
Due anni fa sono stata male.
All’improvviso.
E non ero pronta.
Ci siamo, si inizia.
Un attimo di ansia, prima di staccare la mente e poi la guardo attraverso il mirino
– la mia Modella –
la guardo e si accende.
Succede che vedo le Donne e vedo me.
In ognuna di loro ho visto me, un angolo di me, tutti gli angoli di me.
Senza rendermene conto ho cercato e cerco ancora, me.
Lei è dolcissima, forte e fragile
L’Altra è più chiusa, più timida
L’Altra, invece, sembra a suo agio…e così via…
Una diversa dall’altra: tutte uno specchio.
Guardo la luce che le scivola addosso, la guardo dal mirino della reflex:
Viso, collo, decolleté, seno…
– SENO-
Sono stata male, due anni fa.
All’improvviso
e non ero pronta.
Io che sono Una che non si è mai fermata e che ha trovato un motivo in ogni mattina,
semplicemente: ho smesso, per sei lunghi mesi ho smesso.
Poi sono arrivate Loro e mi sono vista lì dentro, lentamente mi sono vista.
Bellissima e Viva.
Io che amo gli uomini, mi racconto attraverso le mie Donne.
Patrizia e le sue donne.
Sprizzano femminilità
Accarezzano sensualità
Trapelano intimità.
Donne Maiuscole con occhi che scrutano,
Osservano il nostro osservare
Bucano le resistenze
Invadano l’immaginazione
Si espandono nei nostri tessuti
Centrifugano le resistenze
Assorbono i nostri pensieri.
Ci pongono domande
Rispondono a domande
Sono donne forti della loro fragilità
Uniche nel loro dualismo
Sensuali nella loro indifferenza
Passionali nella loro freddezza
Lontane nella loro vicinanza.
Donne nel cui sguardo affoghi
Natante indifeso e sobbalzato dal vento dei loro sussurri
Dal soffio leggero di un battito di ciglia.
Mani che sembrano artigliare l’aria
Accorciare lo spazio
Attrarti
Arrivi e partenze
Stazioni di incontri e addii
Capelli che si animano
Pelle e forme
calore e colore
Tavolozza d’arcobaleno
E monocroma
Sentimento puro cristallino
Essenziale armonico un tintinnio
D’amore.
(Ivano Mercanzin)