Posted by on 21 maggio 2014

 
 
 
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Enrico Facchetti

 

Non lascia spazio a interpretazioni, Enrico.

Il graffito al muro:  cruda realtà, un annuncio, un messaggio, un graffio stridente , un suono sincopato, un urlo d’attenzione.

Lo spazio scarno, essenziale, senza orpelli ne decori , fatiscente, abbandonato , desolato.

Vuoto o quasi, solo una  presenza-assenza ,  una disarticolata figura di donna che attraverso il suo abbandono ci trasmette la sua essenzialità , la sua desolante sensazione del vuoto, figura immobile in un tempo fermato e reso infinito dall’attimo.

E noi siamo con lei  com-patiamo la sua essenza , insieme nelle reciproche solitudini di osservatori e di osservati.

 

 

Enrico Facchetti

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Enrico Facchetti

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Enrico Facchetti

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