Umani, Eternauti, vagano alla ricerca della loro epoca e del loro mondo perduto. Si muovono in ambienti postindustriali, scheletri di strutture, vuoti , privi di ogni inutilità, essenziali nel loro silenzio di assenza. Pochi oggetti a richiamare la memoria di un tempo, pochi elementi a cui rivolgersi per un labile ricordo. The Day After porta con sè il nulla quello che era e che poi non e’ più.
Ivano Mercanzin
Splendida e intensa e l’atmosfera e la memoria del luogo è indicata e segnata dalle cose e dagli oggetti che definiscono il luogo. L’aria è alienata e intrisa da acidi vapori residui di grida, dolori, di speranze disattese e lasciate andare a sbattere sulle pareti. E tutto è ricordo di quello che è stato: una carrozzina ormai sgangherata e piena di polvere, una pianta seccata che mai ha avuto vita. E anche l’uomo seduto che legge per tenere meglio a mente quanto li è accaduto, custode e guardiano, è li per ricordarci di ricordare e che l’aria che adesso respira non deve essere di nuovo ammorbata da inique presenze che la rendano di nuovo sporca e malata.
Lorenzo Crinelli
Appena l’ho vista ho creduto che il silenzio fosse più adatto, perché parla da sola, non c’è nulla da dire….ma già alla seconda riga mi è salito un magma emozionale che non voglio trattenere, anche se è così magnifica che sono quasi in soggezione, come quella riverenza che prende e attanaglia la gola davanti agli dei. E perdo anche il filo perché confonde stordisce lacera spezza le gambe rompe gli argini soffoca e sussurra terrore dolcezza angoscia vibrazione lucidità visione, come tutte le cose così grandi che girano intorno sino a toccare, dall’altra parte del mondo, il loro opposto. Squilla il telefono, ora, e me ne frego, continuo a guardarla, ma con gli occhi della mente, ché in realtà è coperta dalla finestra bianca del post che si fa tela, sorella della tua visione e diventa pesante il petto, per i presagi e i diamanti vetrosi che brillano e tagliano lo squallore. Mi suonano forte in testa gli Skinny Puppy i Nine Inch Nail….poi entrano gli Air, per quel gioco degli opposti che solo prendono e innamorano con la brutalità di un dramma e mi soffia la brezza ….
Vanessa Cavenaghi