(variazione su “Le voyage di Baudelaire):di Salvatore Fittipaldi
i veri viaggiatori appartengono all’abbraccio della notte,
per trascenderla, per oltrepassare il dove è fitto il buio,
terribile al di là di ogni possibile pensiero:
i veri viaggiatori inseguono la stella fuggitiva:
sono loro i veritieri, i vivi: i vivi per davvero: veri e vivi,
nel posto giusto e in nessun luogo:
i veri viaggiatori appartengono al fuori del tempo,
dove ogni attimo del tempo non ha fine nell’infinito
viaggio che comincia e ricomincia:
che sembra toccare la sua fine, che non finisce mai
di finirsi, di essere finito dall’infinità del tempo,
infinitamente: indefinitamente: senza mentire:
i veri viaggiatori sono fantasmi veri: ombre
della loro apparizione, spiriti in movimento,
tormentati,visibili per un istante, per l’attimo
che il compimento del viaggio ricomincia,
interminabile incessante, doloroso, grande:
con la sua intima, tenera, personale dismisura: