AUTOBIOGRAFIA SU QUATTRORUOTE
I ragazzi la fanno facile… Un colpetto di gas di qua, una sgommata là (“ah, il derapage che goduria…”), un’inchiodata qui sul guado improvviso nella carreggiata, un’arrampicata fuori strada (e fuori di testa) lì sul vulcano che fa tanto Dakar… Ma vorrei vedervi voi a portare in giro su quattroruotequattro una combriccola di sei scalmanati che si sono messi nella capoccia di fare in cinque settimane il giro di mezzo Sudamerica ( “ma mica quella dei posti turistici, noooo: noi andiamo dove non vanno gli altri”), come se fosse una gita sul Garda una domenica d’inverno… Cinque settimane nel pallone.
E hanno provato anche a lisciarci il pelo: ci hanno dato un nome, Amerigo e Mercurio. Come fossimo dei pivelli ai primi chilometri…Uè, bellezze, non pigliateci per i fondelli: ci siamo già sorbiti le piste dell’Asia centrale, le gimkane delle strade cinesi e le Americhe dal Canada alle Ande. Sappiamo il fatto nostro. Lo avete visto sulla Cordigliera, sulle carreteras “che Dio ce la mandi buona” della Bolivia e della Patagonia. Un vulcanello o una foresta “strinata” in più sulla via di Bariloche, non ci cambiano di certo l’assett… al massimo ci girano un po’ le valvole.
Quindi, occhio: non alzate tanta polvere ché tanto non andate mica lontano senza di noi. Un piedino un po’ più leggero, una frenata meno alla gaucha, una lustratina al punto giusto e non solo sull’adesivo dello sponsor, non ci farebbero dispiacere. E se proprio volete farci contenti, ogni tanto nei selfies che fate a raffica, mettetevi dietro, e non sempre davanti a noi…