LA STRADA
Dove c’è un uomo c’è anche una strada. Il mondo è fatto di strade. La storia è fatta di strade. Le strade portano dappertutto, cercano i luoghi e le persone, s’inerpicano sui monti, tra le pietre, scivolano sui fondovalle, nei ghiaioni, lambiscono i fiumi, serpeggiano nei boschi, profanano i deserti, le sabbie. Sembrano vive, le strade, come animali, bestie striscianti, sì, ma sempre fidate. Perché là in fondo, lo sai, c’è sempre un uomo. O una sua traccia. Un sentiero o un’autostrada valgono uguale. Comunicano. Uniscono. Si forman da sole, le strade. Spontanee, si fanno con i piedi. Basta partire.
Il mondo, dicevo, è fatto di strade. Anzi, la strada è una sola, fatta di piccole tesserine, come un lungo, infinito mosaico, interrotta soltanto dal mare. Là, diviene liquida, instabile, linea immaginaria. Cambia nome, e si fa rotta, ma non cambia il suo spirito, portatore d’incontri.
Le strade hanno fatto le civiltà o son le civiltà ad aver fatto le strade? È nato prima l’uovo o la gallina? Il mondo è pieno di rotte millenarie. Cammini che sono stati calcati dacché esiste l’uomo, i suoi passi, i suoi bisogni. E allora la Via della Seta, le vie del sale, la via delle spezie, la via dell’ambra, la via dei lapislazzuli… Se i grandi imperi hanno costruito grandi vie è grazie ai sentieri. Lì è scoccata la scintilla che li ha fatti nascere.