DENTRO L’AFRICA 2
È già Namibia. Anche qui, Africa candeggiata di bianco con contorno di township, che per noi comincia con la visione (offuscata) del Fish River Canyon, il secondo più largo del mondo (ma solo secondo i locali!). Un’ansa piena di balze di roccia e vuota di acque, in questa stagione che secca la gola. Qualcuno ha inventato, nei pressi, un Roadhouse, dove relitti d’auto americane tipo beat generation, raccolti nel mare di sabbia, si mescolano a un tripudio di targhe e manifesti di vecchi film, emuli di motel da Route 66.
Dal confine, tutto è pista bianca, polvere e sabbia. E forature!
Prima delle dune di Sossivlei, nel deserto del Namib (patrimonio UNESCO), quelle rossiccie, mastodontiche, dei dépliant, sono già tre! Per fortuna abbiamo gomme di scorta e buona volontà. E andiamo avanti!
Bianchi come la strada, arriviamo la sera nei camping, piantiamo le tende tra quelle dei turisti del nord Europa e roboanti camion-avventura, e ci sciacquiamo il viaggio di dosso.
Lüderitz, Walvis Bay e Swakopmund sono l’eccezione. Pure in fondo a una pista, ci accolgono con vie, negozi, schiaffandoci in faccia l’umido e fresco oceano. Ma niente bagnanti, per queste spiagge da pinguini.
Non paghi di sabbia e di pietra, domani cerchiamo un altro deserto. La Skeleton Coast. Ma questa sarà un’altra avventura.
Buona strada, Team 6 Africa!