SOGNO O SONO DESTO
Sorpresi e spaesati da spazi che sconvolgono ogni nostra percezione e ogni nostro senso di proporzione, ci aggiriamo da giorni come sonnambuli indifesi tra terre capaci di emozionarci dopo ogni curva… Troppo ben di Dio, viene da pensare attraversando la Valle della Luna a San Pedro di Atacama. O osservando i fenicotteri rosa, i flamengos, nelle lagune sul passo di Jama. Storditi da troppa grandiosità e da troppa bellezza concentrata in quest’angolo di mondo, non abbiamo neppure il tempo, né forse più la voglia, di capire se siamo nella Quebrada de Las Conchas oppure tra i colori di quella di Humahuaca. Possiamo solo lasciare invadere i nostri occhi da queste visioni. Attenti a non rinchiuderli prima di aver attraversato tutto il sogno…
AMERICHE
L’ America, le Americhe, il Sudamerica … Ovvero spazio dilatato oltre ogni proporzione umana con il vigore di una Natura che impone le sue di dimensioni. E qui ci mancano le parole. Lasciamo che a parlare siano i versi del Pablo Neruda di Canto General: “La Terra è una cattedrale di pallide palpebre/ eternamente unite e accumulate /in un ciclone di segmenti in cupole di sale/ in un colore finale di autunno perdonato… Datemi il silenzio, l’ acqua, la speranza/ Datemi la lotta, il ferro, i vulcani…”.
Amor America!
Gabriele