OK. Lasciamo Santa Cruz con le immagini di come si svolge parte della nostra giornata. Puntiamo verso Samaipata.
PROXIMA SALIDA… SAMAIPATA
Santa Cruz, grazie di tutto, ma è l’ora di sciogliere le briglie a Pegaso e Amerigo, i nostri mostruosi destrieri meccanici non ancora azzoppati dagli oltre 41 mila chilometri percorsi e con il fuoco nel ventre dei duemila di cilindrata. E allora scateniamoli verso Samaipata, meno di duecento chilometri più in su verso quella Sierra che dalla città è solo uno sfumato orizzonte oltre le strade “sgarrupate” della periferia. Ah, la Sierra… e si pensa alle nuvole che giocano con il sole sui silenzi di desolati altipiani. Sì, uno dice: vamos a la Sierra ma per decine e decine, e poi centinaia, di chilometri è ancora un pezzo di simil-Amazzonia che si infila nelle vallate, prima di approdare all’“isola” di Samai con le sue colline un po’ troppo svizzere per queste latitudini, tanto da risultare alla fine anche stucchevoli.